Adore in francese significa ‘adorare’ e forse questo era ciò che si auspicavano sarebbe capitato a coloro che ne avrebbero installata una in casa. Una volta accesa se ne sarebbero dovuti innamorare ed avrebbero dovuto iniziare ad adorarla. È capitato anche a me? Ve ne parlerò in questa recensione.
Come sempre, mi piace controllare di persona il design, le caratteristiche illuminotecniche e soprattutto l’effetto estetico di tutte le luci Hue. Perchè? Credo che oramai la gamma di prodotti messi a disposizione sia cosi vasta da coprire quasi ogni ambiente della casa.
In questa mia recensione ho installato la lampada Philips Hue Adore nel mio bagno e l’ho testata per vederne le prestazioni utilizzando il mio occhi critico. Seguitemi e vi svelerò i pregi e i difetti.
Confezione ed installazione di Adore by Philips Hue
Come sempre le confezioni Philips Hue sono quasi piccole scatole regalo. L’infografica ti mostra quasi a grandezza naturale le dimensioni della plafoniera e come apparirà una volta installata. In questo caso diciamo che forse la grafica ha coperto alcune magagne di cui vi parlerò dopo.
All’interno troverete la plafoniera Adore di Philips Hue già montata e che dovrete aprire per accedere alla parte elettrificata. Per farlo, sul diffusore è stato posto un piccolo adesivo che vi mostra come ruotare il diffusore per aprirle ed accedere al comparto dove è stato posizionato l’alimentatore e le connessioni.
Per emettere la luce, Adore ha al suo interno una strip led da 27W per un’emissione totale di 2400lm. Qui casca l’asimo, perchè considerando che stiamo parlando di una sorgente led che emetterà luce lateralmente e dovrà fuoriuscire dal diffusore centrale è davvero molto poco.
Il grado di isolamento è IP44 e questo vi terrà al sicuro anche in quei bagni non eccessivamente grandi, dove la condensa la fa da padrone. Il doppo sistema di isolamento è ben studiato e funzionale.
Dimensioni:
- Altezza 116 mm
- Larghezza 461 mm
- Peso lordo 2,280 kg
Prestazioni luminose di Adore Philips Hue
Come vi accennavo sopra, si tratta di una plafoniera dotata di una strip led da 27W e questa è sicuramente una scelta non troppo felice anche in quei casi in cui la installerete in un bagno piccolo come il mio. La tecnologia all’interno di Adore Philips Hue è la White Ambiance di Philips Hue, che offre la possibilità di cambiarne la temperatura di colore con un range da 2200K fino ad un massimo di 6500K.
Aumentando un pò la temperatura di colore, raffreddando la luce per capirsi, la situazione luminosa migliora un pò ma non in modo radicale. Forse se avessero inserito uno schermo frontale in materiale sintetico diffusivo, dal quale fare uscire un altro fascio di luce posteriore la situazione sarebbe cambiata.
Ho apprezzato invece la cura dell’ingegnerizzazione della parte elettrica. Tutto è posizionato in modo ordinato e pronto per essere installato anche da mani inesperte. Fate solo attenzione ad annotarvi il numero seriale perchè vi servirà per aggiungerla tramite APP.
Le mie conclusioni sulla lampada da soffitto Adore
Fra le lampade a soffitto che fino ad oggi ho testato ed installato di Philips Hue, Adore è quella che mi ha deluso un pò di più. Perchè non mi ha convinto la sua scarsa luminosità. Non posso negare che con una buona luce da specchio si possa risolvere in parte il problema ma il bagno ha comunque bisogno di una buona quantità di luce.
Avere optato almeno per un 4000lm dimmerabili avrebbe permesso di avere a disposizione una plafoniera performante che insieme all’anello cromato, ideale per la zona bagno, avrebbe reso molto più brillanti mattonelle e rivestimenti vari.
La dimensione della lampada con un diametro di 45cm la trovo perfetta per bagni di medio piccole dimensioni ma assolutamente inutile il telecomando wireless in dotazione. Io infatti non lo uso mai preferendo di gran lunga i comandi vocali di Alexa.
Nel complesso Adore raggiunge comunque la sufficienza ma con fatica e per un prodotto Philips Hue è davvero un peccato per me che ne sono estimatore. Sono certo che qualcosa nel futuro faranno per questo prodotto, anche pensando che esiste già una sorgente di ricambio da 32W che mostra l’evidenza di quanto vi ho raccontato fino ad adesso.
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