Sistemi di media tensione: cosa sono e a cosa servono? La distribuzione dell’energia elettrica è la fase finale della fornitura di questa agli utenti finali (privati cittadini, enti pubblici e aziende) che segue le fasi di produzione e trasmissione.
Quando si parla di distribuzione dell’energia elettrica, si distinguono essenzialmente tre tipi di tensione: alta, media e bassa. La media tensione (MT) è quella utilizzata nel tratto intermedio che va dalle stazioni ricevitrici di alta tensione (che la ricevono dagli elettrodotti) fino alle cabine di trasformazione che provvedono alla consegna dell’energia elettrica in bassa tensione (BT) agli utilizzatori finali.
La bassa tensione è in sostanza quella che viene impiegata dalla stragrande maggioranza dei dispositivi che funzionano a elettricità e, come facilmente si può intuire, è meno pericolosa rispetto all’alta o alla media tensione, anche se per una maggiore sicurezza è necessario che gli impianti elettrici che si trovano negli edifici privati e pubblici siano protetti da interruttori e differenziali.
Da un punto di vista dei valori, con l’espressione media tensione si identifica l’intervallo di tensione elettrica che è compreso tra 1 e 35 kV nel caso della corrente alternata e tra 1,5 e 30 kV nel caso della corrente continua.
Sistemi di media tensione: cosa sono
Senza entrare in complessi dettagli tecnici, possiamo definire un sistema di media tensione come una parte fondamentale della rete di distribuzione elettrica che si colloca tra le reti di trasmissione ad alta tensione e quelle di distribuzione a bassa tensione.
Di vitale importanza sono le celle di media tensione (o quadri di media tensione), apparecchiature che garantiscono la sicurezza e l’efficienza della distribuzione di energia elettrica. Una cella di media tensione è costituita da vari componenti; fra quelli principali si ricordano gli interruttori (con i quali si attiva o si interrompe il flusso della corrente elettrica all’interno del circuito), il trasformatore media tensione (componente necessario per ridurre la tensione e la corrente elettrica), le unità di protezione (che servono a proteggere il sistema da cortocircuiti, sovraccarichi ecc.), i sistemi di controllo e i collegamenti elettrici.
Una cella di media tensione serve a garantire che l’alimentazione elettrica raggiunga determinati standard di sicurezza e affidabilità. Una componente essenziale delle celle di media tensione sono, come accennato, i trasformatori di media tensione di cui esistono varie tipologie (in aria, poco usati, in liquido isolante e in resina).
Fra i più usati vi sono quelli in resina che sono in grado di funzionare anche in ambienti particolarmente umidi e molto inquinati e a temperature che raggiungono i -25 °C.
A cosa serve un sistema di media tensione?
I sistemi di media tensione sono utilizzati per trasportare l’energia elettrica dalle sottostazioni di trasmissione fino alle cabine di distribuzione presenti nelle aree di consumo (centri urbani e suburbani, zone industriali, commerciali e rurali ecc.); grazie alla presenza di appositi trasformatori, tali sistemi mutano l’energia elettrica da alta tensione (AT) a media tensione (MT).
I sistemi di media tensione sono essenziali per fornire energia a grandi utenze come per esempio edifici industriali e commerciali, scuole, ospedali e nelle reti pubbliche del livello di distribuzione secondaria. Grazie a questi sistemi, è possibile gestire con grande flessibilità le forniture di energia elettrica a seconda della richiesta e delle condizioni di funzionamento della rete di distribuzione.
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